Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

326 LEJfES·PÒ·SIZIONI DEL 19± i Bambole e Donne all' Esposizione · di Torino. Se ne vedon-o molte, delle une e delle altre. Le bambole sono di cera, son fabbricate a Parigi e costano molto; le donne le copiano perfettamente, e cercano di somigliar loro quanto è umanamente possibile; formano indubbiamente la parte più graziosa dell'Esposizione. Del resto, la donna ha imitato la bambola da tempo immemorabil e, l'ha creata apposta, per farne un suo particol a r e ideale di b ellezza, vestendola di cenci e di trine, e poi ha copiato il suo proprio modello; bambina, fu qu ello il suo gioco preferito; adulta, fu l'idolo, sul cui · altare ella arse tanto incenso di des ideri, d'invidia, d' umiliazioni. Poichè ne lla donna l'istinto di adornarsi ·è il più vitale di tutti, tanto che sop1:avvive, qualche vol ta, alla s tessa ragione ; vi sono molte pazze che passano il lo ro tempo a acconciarsi bizzarrament e ; e la sventurata Carlotta, ex-imperatrice d el Mess ico, non ha -più alt ra passion e, nel crepuscolo dell a s ua povera anima, che quella di vestire e sves tire le bambole, che sono la sua compagnia preferita. Se Parigi divenn e la didattrice de lla moda, lo deve alle sue bambol e, che mandava nel mondo elegante, vestite delle sue creazioni più belle. Madame de S ~vigné non sapeva provare il suo affe tto alla figliuola lontana meglio che mandandol e, a ogni niutar di moda, una bambola abbigliata secondo l'ultimo figurino. L'arrivo della " Bambola de Franza II e ra atteso con impazienza dalle eleganti dame veneziane e milanesi, e con sacro terrore dai risp e ttivi mariti e cicisbe i, benchè le mode fossero assai lontane dalla volubilità che hanno ora. La diffi coltà dell e comunicazioni tra paes e e paese, la pesantezza e ricchezza delle stoffe, con cui s i confezionavano le splendide vesti femmini li non permettevano che le foggie si cambiassero tanto di frequente. L e pettinature macchinose, il guardinfante, la scollatura a punta, i talloni altissimi, i nèi, la cipria formarono per molti anni la delizia delle damine settecentesche; e gli scrittori del "Caffè,,, gente posata e seria, rimproveravano le Milanesi di cambiar moda ogni vent'anni! E che tnode ! Le dame, sui tacchi alti e con quelle pettinature in capo, sembrano gigantesse . Certe acconciature avevano un inetro .. di- ·al tezza, er-ano - in forma di piramide capovolta, e sulla sommità v'erano fiori, . frutta, e_ anche ùn paio di tortorelle che si baciavano. E vero che, sotto a quella macchina farraginosa-la . testa delle .eleganti.era.... animata vivamente dai numerosi insetti, che trovavano nido tra i posticci e la cipria, donde era impossibile scacciarli; il che aveva reso indispensab ile p er le signore uno strumento apposito p er grattarsi la tes ta, senza scompigliare l'acconciatura.... La Rivoluzione spazzò v ia tutto quell'elegante sudiciume; le teste s i pettinarono " al naturale ,, ; le fa~cie non si verniciarono più; i busti ridivennero corti; i pesanti damaschi cedettero il luogo alle mussoline, così leggiere che- un vestito non pesava più di dodici once! Dal pon1poso, dall'inamidato si passò allo scollaccia·to, al n egletto; le donne trovarono la maniera di coprirsi il meno possibile; vennern di moda le gambe nude e i pepli a lla greca; e un b el giorno la "Bambola di Francia,, arrivò in Italia vestita, anzi svestita alla " Ghigliottina,,, feroce eleganza, che provocò le sdegnose proteste de l Parini e la magnifica Ode "A Silvia,,, grave di austeri ammonimenti. Anch e le nostre bambole dell'Esposizione son venute di Francia. Credo che non potranno lagnarsi del modo con cui sono state trattate. Hanno fabbricato apposta per 1oro un b el palazzo, lo hanno arredato squisitament e, secondo il gusto più raffinato; i primi artisti della tappezzeria, della tess itura, del ricamo; gli artefici di mobili, di stoviglie, di specchi, di quanto rende bella e ricca una casa, hanno profuso il loro ingegno e i materiali costosi per adornare il soggiorno, ahi breve ! di quelle graziose persone di cera e di leg no. Intorno ai loro visi, tutti rosei, vezzos i, senza dife tti . - invidia di tante bambole di carne e d'ossa, truccate inutilmente ! - sulle candide spalle, all e nivee LIQUORES'TR'E-GA -- □,TTA G. ALBE RTI - BENEVENTO Esposizione Internazionale - Milano 1906 Esposizione · Universale - Bruxelles 1910 FUORI CONCORSO /'\E/'\BRO DELLA GIURIA mani, fra le chiome corvine e le dorate, si sono dispost e, con generosa abbondanza, pizzi, ori, velluti, brillanti, piume, quanto può sognare una donna per la sua propria bell ezza, quanto darebbe un uomo che ama alla sua adorata. E le belle damine così ben vestite, n ei loro atteggiamenti vezzos i, r ecitano immobili e mute la loro parte senza s tancarsi mai; sorridono, flirtano, danzano, si ves tono o si svestono, cavalcano, leggono, siedono sulla spiaggia, offrono thè e sc iampagna, ricevono, secondo le forme del più perfetto galateo; in compagnia di altr~ bambole .... maschi, cavalieri compi ti pur ess i, avvezzi alla buona società. Non fu, mi diceva uno dei signori del Comitato, cosa tanto semplice la fabbricazione di tutte qu elle dozzine di personaggi, che per un'estate intera abiteranno il Palazzo della Moda, loro sovrana . Furono tutti ordinati a Parigi, la patria natural e delle bambole, e c?star?no, come dissi, una rispettabil e somma. fyfa 11 cur:oso è che gli artefici parigini, chauvinist1 anche 111 9ues to'. ci mandarono una prima volta una schiera d1 bambole, maschi e femmine, fatte tutte sul_l~ stampo franc es_e. Capelli d'un _r?sso acce~o, v1s1 carichi di rossetto labbra.... d1p111te, occhi .... allungati col bistro, 'sorrisi .... artificiosi; _i1: somm<: dell e vere e proprie parigine, alle qu<:h i nostn occhi non sono avvezzi. J'\oi invece s1 volevano dell e " persone vere ,,, sia pur di ce ra, e del nostro paese, ·che diamine! ~ allora .... si rimandarono a casa loro quelle s ignore pang111 e , accompagnate, con ritratti di autentich e bell ezze.... italiane brune e bionde . e così così; grasse e ' . magre ; occhi azzurri e castam; con tan~o poco ro sse tto quanto occorre a dare a un ' '.1so pallido.... di cera l'incarnato soave della gwve n tù. E così ritornarono le damine e i cavalieri, accomodate all'italiana, cosa necessaria specialmente in un cinquantenario patriottico. Ma qui giunte dovettero subire più cli una difficil e e dolorosa operazion e prima di p_rende!-~ quel~e pose delicate e " naturali ,,, che noi ammmamo m loro! Per dare a un hraccio la piega voluta dalla circostanza bisognò talvolta crudel~ente spezzarlo; più _di una gamba fu tagliata via, accorciata e poi rimessa a posto; e qualche cl:rva s~perflua fu ardit"-mente :segat~ ! . Nes~uno. m1m~gma 9uale : ·'crtidele am·putàziohe" ~OVètte sopportare l' rnt:e- · pida amazzone, che siede a cavallo con er01co • I . sorriso. E davanti a quegli impassibili occhi di vetro, davanti ai sorrisi ardenti e freddi di quelle labbra aperte sui denti di porcellana, sfilano le alt/e le donne vere, con sguardi avidi e curiosi, e si 'soffermano ogni tanto e sospirano. Averlo, quel vestito, così bello! O qu~ll'_al_tro! e l' altr~ ancora.... Averli t_i.1tti, con quei g101elli, con quei cappelli.... e fare quelle pose, e guardare in quella maniera, con un languore contenuto s?tto le -lùnghe ciglia, e flirtare con quel bell'uffic1ale, così seducente, agg irarsi in una sala cosi splen: dida, dove l'immagine è riflessa dieci volte n_ e1 magnifici spec chi! Possecl~re tu_tta quella ne: chezza, quell'elegan_za, e vr_ver_e_ 111 un s?gno di luce, tra l' incenso d1 adorazwm 111cessant1, senza s offrir n ulla senza sentir nulla, come quell e splendide bamb~le, dagli occhi ardenti e freddi! Quanti peccati di desiderio, _quanti confronti, bramos ie, invidie, ram_marich1 salgono su dal cu0re dell e bambole d1 carne, che sfil ano davanti alle impassibili .sorell e. . Ouale sarà la sor te delle b elle damme e dei seducenti cavalieri? Il loro r egno finirà con l' estate e con l'Esposizione, e saranno condannati al rogo e allo squartamento? Orribile s?spe tto ! Oppure spoo-lia te di queste effimer e ncchezze ' . "' "d e dell e tele tte che l'anno venturo saranno é - modées ,,. le pove re baf!1bole, riaccomodate e rinfrescate, verniciate di nuovo, con membra rassettate verranno rive stite cli a ltre mode, ancora inso~pettate, e far ani:o_ la loro ~or ridente comparsa in altre sale fitt1z1e, davanti a altre donn e adoranti, e suggeriranno con le loro labbra di carminio altri perfidi consigli alle belle invidiose? ·- Quali nuove e strane' foggie di drappi, di I eli, cli p epli, di tuniche adorneranno le loro ceree NUOVA EDIZIONE GUIDA DELLA SVIZZERA Con una carta generale della Svizzera, 8 piant~ di citt à, la carta geografica ed il panor3:ma_ del )_ago d~J Quattr? Cantoni una ca1·ta dell e es curs :0111 nei ùmtorm d1 Inte,- laken, e' il pa11orama del J\Iunte Pilato. · 'l'UE LlltE. Commissioai e vaglia agli edi tori Fratelli T,·eves, Milano. bellezz~? Ora le morbide pieghe di Tanagra vestono carezzevolmente i lunghi corpi s tilizzati delle nostre bambole, di legno o di polpa; e le persone vi si drappeggiano come le antiche greche, con libera grazia, un po' cascante e voluttuosa. Ma chi sa domani! Vedr emo forse l'arcaica crinoline tondeggiar e intorno ai corpi informi, donde usciranno come steli i piedi sottili; o al contrario la "jupe-culotte ,,, tanto avversata, chiuderà la grazia nervosa delle gambe femminili nelle sue pieghe sgarbate. E quelli che fra dieci, fra quindici anni guarde ra nno le fotografie di ques te bambole di oggi, r egine de lla moda, sorrideran no, come sorridiàmo noi, gùardando nei vecchi albi le mode passate, i falb~là, i guardinfanti, i " tuppé ,,, i bustini con le i:naniche gonfi e, i riccioli, i "puffi ,,, i "fichus ,,, _che forma vano la delizia delle bell e d'altri tempi .... Oh, come presto l'oggi diventa il passato, come presto saremo la moda antica, messe in dispar te, e non più buone per la brillante eflìmera esposizione, bambole vive e bambole di cera, che ora ci contempliamo a vicenda, èon invidia, con rimpianto, con glaciale indiffereriza, sfilando le une davanti alle altre su questa gran fi era delle vanità, do ve et incon triamo, per ima . sola stagione. LUIGI DI SAN GIUSTO. (Dalla Gazzetta dd Popolo. ) LA CELEBRAZIO~E QUARANTENARIA DEL TRAFORO DEL CENISIO. È orama i dec iso che n ell a seconda quindicina di settembre sarà so lennemente celebrato in Torino il quarantenario del traforo de l Cenisio con speciali commeniorazioni e festeggiamenti, fr a cui singolarmente interessante • la Mostra re trospettiva di tutti i cime lii de l primo traforo de ll e Alpi . De l Comitato gene ra le ve nne nominato pre., idente il ministro Sacchi. · Frattanto il Comitato esec uti vo , dopo aver g ià diramato una circolare all'uopo, rivo lge ancora v i Va preghiei·a a quanti possiedono oggett i, documenti, memori e, mode lli, li ografie, opuscoli, fotografie, di \'Olerne fare invio a ll'ingegnere Bonini, biblioteca rio del Regio Po litecnico , n e l Museo indust ri ale in Torino, via Ospedale . L'Esposizione storica si impernierà appunto intorno a l nucleo · dei preziosi oggetti conser vati presso il R. Politecnico, che comprendono macchine, disegn i tecnici, mode lli dell'opera e saggi delle rocci e. A questi devono fare corona tutte le memorie de l tempo e degli ingegni che idearono, promossero ed esegui rono la g rande impresa. Gli ogge tti saranno religiosamente custoditi, e subito dopo la chiusura della breve Mostra, verranno res tituiti ai ri spe ttivi propriefai·i. Il ·comitato provvederà a tutte le spese di spedizione e di imballaggio. La Commi ss ione ha poi accolto con plauso l 'ades ione dell'ing. Cesare Frasco t, consiglie re comun a le di Torino, il qua le ali'epoca del traforo era addetto a ll'ufficio del direttore de l mate ri a le ferroviario. Pit, ta rdi eg li fu capo de ll'ufficio st udi del materiale e della trazione della ferrovia Alta Italia, che aveva la concessione dell'ese rcizio della linea Bussoleno-Modane . Il Frescot comun icò una sua re laz ione assai pregevole su lla ventilazione della galleria de l Ceni s:o, che presentò all'amministrazione dell 'A lta Italia il rS luglio r87I, cioè d11 e mesi prima della so lenne inaugurazione de ll a ga lleria, onde si avesse una no rma sicura sull'esercizio de ll a ferrovia · attra,·erso il tunne l, mentre appu:1to venivano sollevate gravi difficoltà sull'esercizio di que lla lunga galleri a in condizioni spec ialiss ime di acreazione, n o~ avendosi a nco1 a in proposito ness un precedente . È noto come la dinamite sia stata inve nt ata dal torin ese Sobrero. Le prime cartuccie venncu fa bbricate ne l po lve rificio di Avigli a na , e furono adop era t e pe l traforo del Fréj us dopo che le prove ini ziali furono esegu ite sotto g li o rdini di S J mmei ll er. Anche di quest'alta g lori a pi emontese s1 ra nno curios i i cimelii, g raz ie all' interessamento de l dinamitificio Nobel. Il Diario delle Esposizioni e delle Feste. r.0 agosto. - Tor i110. In augurata ali' Esposizione la Mostra persi a na. 2 Firenze. Gli st udenti t edeschi arrivati da Bologna ieri sera , v is ita no oggi l'Esposizione del Ritratto. 3 Ron,.a: Gli st ud en ti tedescni a rri vati ieri sera, visitano fino al 5 la città e le Esposizioni. 7 " Torino. A rrivato il ministro francese de l Commercio, Couyba, che vis ita n ei giorni successivi le Esposizi oni ed è o nora to con ricevimenti e banchetti. 8 " - La comitiva di p r ofessori fr ancesi de l!' Art a_ l'école visita l Jsposiz1one. 10 11 Fi°roisr. Una comitiva di professori francesi visita là Mostra de l ritratto. 1 2 " Torino. Giolitti a rri vato da Ba rdon ecchia h a visitato l'Esposizione. 14 " - Ina ugurato il IV Cong resso Internazional e di Mu sica.

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