Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

LE ESPOSIZIONI DEL 1911 La Sala Verouese del 500, detta la Sala dell'Alto Adige, o meglio ancora, la Sala Trentina, vuol rievocare una stanza di udienza di quell'epoca, e si ispira all'arte del Brusasorzi. Il fregio - opera del pittore Savini - rappresenta una scena trionfale, una cavalcata, quella che accompagnò l'ingresso in Trento del nuovo Vescovo di Castello, Bernardo Clesio, nel!' 8 settembre 1514. Il soffitto in legno, a lacunari, a fregi in legno intagliato e dorato, ha le armi clesie in campo azzurro. L'ideatore di queste due sale fu il prof. Giuseppe Gerola, trentino, oggi direttore del Museo Civico di Ravenna. La Sala di Udine ricostruisce la cucina di un Castello Friulano, che, per le abitudini permanenti di quella gente, a qualuaque ceto essa appartenga, è l'ambiente della casa dove la vita si svolge con predilezione. Il prof. Giovanni Del Puppo che ne fu l'ordinatore, non ha nlllla dimenticato degli arredi tipici che ornano una di queste cucine. Dai grandi piatti di rame ai boccali in ceramica, dalle curiose fiorenti'ne ai lumini· strani, dal girarrosto al macinino del caffè, alle secchie, al mortaio, ai vasi di droghe, tutto è in bell'ordine sulle scansie, sui tavoli, sulle credenze, e, quel che più conta, tutti sono oggetti del!' epoca (sec. XVII e XVIII). - E bello e maestoso, fra questo bazar, è il gran caminetto, che vasto e severo come lln' abside ricorda - oh ricordo romantico! - quello famoso del Castello di Fratta immortalato da Ippolito Nievo. La Sala Vicentz'na offre la riproduzione esatta di un gioiello del suo Palladio: la sala d'angolo del Palazzo Thiene. Essa ha la forma di un tempietto circolare con quattro nicchie ove sono le statue di illustri vicentini, tratte dalla scena del Teatro Olimpico. I 16 quadri mitologici del soffitto sono copie di quelli dell'India e del Canerio, e il meraviglioso lampadario è del Salviati di Murano. Questa Sala sarà ricomposta a Vicenza, per restarvi, o nel Museo Civico o nel Teatro Olimpico, a custodia dei disegni e dei cimeli palladiani. Ne furono ideatori i professori Vittorio Saccardo e Luigi Ongaro. Io credo che opera migliore e più completa non poteva fare il Veneto con questo suo palazzo, ove la visione esterna della Loggi·a, oltrechè essere un saggio delle meravigliose forme architettoniche di cui vanno ricchi gli innumerevoli palazzi veneti, è anche la rievocazione di antichi fasti e di antiche glorie repubblicane; ove le varie sale, nell' interno, formano, veramente, una ordinata rassegna dell'arte decorativa veneta a traverso ai secoli, dànno saggi del genio di artisti famosi, caratterizzano ogni singola provincia della Regione; ove infine, in ogni manifestazione, è dato campo a rievocazioni gloriose di storia, sono indicate ·1e idealità che furono e sono nel!' anima veneta, è dimostrato, infine, quali superbe energie questa stirpe abbia arfidate oggi alla Nazione italiana. Grno;;_CuccHETTI. SALA Dl SANT' ORSOLA CON IL LETTO. L A s A L A D E L L A N A V E. - --- ... -·

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