Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

11 I 28 LE LE S PO S I;:Z I ON I DEL r 9 r r lng. Pietro Fenoglio. lng. G. Salvadori di Wiesenkoft. lng. Stefano Molli. Ing. Riccardo Braida. Gu ARCHITETTI ED INGEGNERI DELL'ESPOSIZIONE DI TORINO (fot. Fornari). Ad ogni modo tra uno s ternuto e l'altro passo in rivista una curiosa compagnia allineata su due righe: innanzi stanno le "Primavere,, dietro le "Estati,, una compagnia immobìle e silenziosa di donne simboliche in gesso, alte più di tre metri, colle gonnelle corte, coi piedi nudi, molto scollate: le " Primavere ,, mostrano solo una parte delle loro dovizie colme e tonde ; ma le " Estati ,, hanno tutto il loro seno ampio e forte, nudo ; e, innanzi a quella nudità di gesso e molto abbondante, sebbe ne la mattina sia solegg iata, pure si sente un brivido di freddo, solamente invernale e viene la tentazione di rialzare il bavero del soprabito. Ma gli stuccatori e i "formatori,, col loro berrettino di carta sul cocuzzolo e le loro sopravves ti bianche, s'aggiravano tranquilli fra la silenziosa schiera femmini le, ed uno lavora ad uri braccio, ed un altro ad un piede, ed un terzo al viso, al volto, al seno ed al resto; e poi si riuniscono e compongono la nuova recluta che vien portata in coda, e poi passano alla formazione di una nuova "Primavera,, dopo l'ultima "Estate,,, sconvolgendo senza un'es itazione l' ordine delle stagioni. A quando a quando poi un plotone di uomini giunge, e afferra una di coteste seminude donne simboliche di gesso, se la carica sulle spalle e se ne va; e co~ì anche solamen te di gesso la donna comincia a compiere nell'Esposizione la sua funzione decorativa. Ero entrato nella Galleria delle macchine, mutata provvisoriamente in laboratorio di lavori di gesso, con un ves tito in nero e nè esco in g rig io . Quando mi accorgo dell'improvviso cangiamento e mi batto colle mani aperte tutte ',e parti di me stesso, un operaio bianco se la ride e poi .mi dice: - Vada a visitare "il palazzo stabile,,, ·quello del Giornale e dell'Arte della Stampa; è in muratura, non si sporcherà.... Perchè all'Esposizione, il "Giornale,, cioè l' organismo più mobile ; l' "Arte della Stampa ,, cioè l'arte più varia e mutevoìe, avranno un palazzo stabile in muratura e in cemento armato, che rimarrà come sede di Esposizioni d'arte, quando tutti g li altri edifici di legno e di gesso saranno, ad Esposizione finita, abbattutj. Il palazzo del Giornale, secondo una minuscola guida che il Comitafo ha g ià fatto stampare illustrata, "è formato da un gran :!e salone centrale di metri 80 per 26, attorniato da gallerie e da sale minori; occupa 9000 m.q. ed è stato costrutto in cemento armato. E sopra queTORINO. I NTERNO DELLA GRANDE GALLERIA DELLE - MACCHINE.

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