Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

fra gli alberi fioriti. Pensate alle esclamazioni di meravigli a ed alle voci d'ammirazione, che da tanti petti ed in tante lingue irruppero all a vista del grandioso e meraviglioso panorama, innanzi a cui sorgevano le Esposizioni del 1884, del 1898 o del 1902, e sorgerà- ancora quella del 19n; la quale, come è noto, vincerà in es tensione quelle che l'hanno preceduta e oltrepasserà anche il Valentino, allargandosi s ino alla r egione del Pilonetto sulla riva del Po. Pensate a quello che e!'a il Valentino -- ques to magnifico ospite di Esposizioni - in quell'inizio appunto della nazione composta ad unità politica che s i vuol commemorare; paragonatelo a quell o che è oggigiorno cresciuto, ingrandito, arricchito; gì.iardate allo sviluppo che ha preso, all e reliquie che vi restarono, delle Mostre passate - a quelle meravigli e del Castello Medioevale, '. L~E ESPOSIZIOp! DE'L 191r la splendida trovata del 1884, ed al monumento magnifico al principe Amedeo di Davide Calandra - e avrete come l'immagine della via percorsa in questo mezzo secolo dal vecchio paese, a~ quale verranno gli Italiani d'ogni regione a dire, nell' anno che si avvicina, il graz ie di cuore grati ,per quanto esso ha fa tto per la patria comune; verranno, pi"ima di accingersi a quell'altro pellegrinaggio nazionale, a quell'altra visi ta, non meno patriottica, che avrà per meta Roma e le . sue Esposizioni. La vecchia e la nuova Capitale; il prologo e l'ep ilogo della mirabile opera a clli tutte quante le regioni hanno con amore e con fer: vor_e c_ontribui to - avranno così l'omaggio degli Ita!tam e d'ogni altra nazione ·del mondo civile; come l'avrà anch' essa, quasi intermezzo geniale e ~entile, la capitale di pochi anni, Firenze, il cm nome, per dirlo con un'immagine di De Amicis, ci fa travedere coll a mente delle legioni di scultori, di pittori e d'architetti, che sembrano gridarci: - Viva! - da lontano, agitando scalpelli; tavolozze e corone. Ed io amo pensare che non pochi fra i ·visitatori della futura Esposizione, quando stanchi pei lunghi g iri attraverso alle gallerie ed alfe sale delle varie Mostre, si soffermeranno a contemplare lo splendido panorama dalle aiuole e dai sentieri del Valentino, saranno tratti a mandar e un saluto a quei monti gloriosi, dei quali non manca la vis ione anche dal Valentino, ed alla cui immagine ed alla cui fo rza indomabile sembra essersi da secoli e secoli foggiato il popolo piemontese. Torillo, novembre I 9 I O, GIUSEPPE D EABATE. TORINO. IL P ALAZZO DELLE .FESTE (da acquerello di A. Premoli). UNA VISITA ALL'ESPOSIZIONE CHE NASCE. La grandiosa "Esposizione Internazionale delle Industrie e del Lavoro,, non è neppure ancora in fasce; è appena in ges tazione ; ma per entrar e nel recinto dei lavori bisogna già essere muniti di un buon biglietto d'ingresso, proprio come quando l' Esposizione verrà inaugurata, anche se non sarà finita. Del resto, codes to è il destino ormai tradizionale di tutte le Esposizioni del mondo. A Torino però si lavora alacremente per tentare di interrompere la tradizione.. .. Mi sono avviato a fare una prima visita ali' Esposizione che nasce in una mattina g rigia e nuvolosa per ·obbedire al consiglio di un amico che m'aveva eletto: - Va in una giornata sempre solo. - Perchè? - · T e lo dirò dopo. L'ingresso prinèipale è e sarà all' imbocco del corso Massimo cl' Azeglio col corso San Raffaello, intorno al monumento del Calandra al Principe Amedeo. Infilo una porticina aperta nello steccato, v ietata· alle persone non addette ai lavori, e subito un guardiano non ancora gallonato mi ferma con _un: - Non si può fumare. Getto la s igaretta e tento di proseguire. Nuova fermata: · · -- Il biglietto? - Eccolo. Il guardiano appena mi vede il cartoncino fra le mai:ii, subito obbietta: E quello rosso, non serve più. - Perché? - Perchè è scaduto. Quello r osso valeva pel mese scorso. Ora bisogna aver quello giallo .... Inutile ins istere, inutile protes tare, il Comitato esecutivo non dà biglietti di entrata nel recinto che per la durata di un mese ; ed ogni mese camb ia colore come un qualsiasi comitato elettorale o politico. Così ho dovuto rinunziare alla mattina grigia e nuvolosa per visitare l'Esposizione, ritornare alla sede del Comitato per munirmi del ·. biglietto giallo e ritornare un altro giorno, cioè in una mattina purissima e soleggiata. Appena ·oltrepassato l'ingresso principale da poco -in costruzione e perciò delineato da un _intrico di travi , di assiti, di tavolati, di tutto il materiale necessario ad una costruzione di legno, dopo aver malinconicamente osservato · come nell'epoca nos tra, che qualcuno definì l' "epoca dell'acciaio,,, s i usa invece con incredibile abbondanza il materiale di cos truzione preistorico cioè il -legno ; appena ho potuto gettare uno sgua~do sulla galleri a delle macchine che si stende lunga, profo!lda interminabile a destra dell'. ingr esso principale, mi sono ricordato del consiglio dell'amico ed ho chiuso gli occhi abbacinati. Il sole batteva lungo, la parete bianchissima della galleria già finita, col suo intonaco ancora fresco come se fosse tagliato nella neve candida di una recentissima nevicata, e mille bagliori:ne sprizzavano accecanti. Così , cogli occhi semi-chius i ho cercato un punto di vista più propizio all'igiene oftalmica, non senza inciampare in uno dei molti travi allungati qua e là, ed affondare nel fango g ialliccio e attaccaticcio di un pantano. Queste sono le delizie che attendono un visitatore dell'Espo• sizione che nasce. Ma sono appena le prime. Entro nella galleria: si lavora. Durante l'Esposizione qui gireranno vor ticosi volanti, ingranaggi, cinghie di trasmissione, tutti gli ordigni più complicati della meccanica moderna ; ora inve ce si lavora a costruire colonne, capitelli, . cornicioni e statue tutte , di gesso. Di' fuori.. il sole battendo sulle pareti bianche vi accecava.; qui dentro una nube leggera e bianchiccia si solleva ora di qua ora di là, da un deposito di sacchi e da un cumulo di gesso in polvere e vi fa sternutire· e vi fa tos• sire e quasi vi ·soffoca. Nuove meraviglie della Espo.sizione che nasce.... 50 années triomphal succés:· contre lés To·u·x usez·des Pastilles Marchesini ' .i .

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