Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

LE ESPOS IZI ON I DEL 1911 T O RINO . IL GRANDE SALONE NEL P ALAZZO DEL GIORNALE E DELLA S TAMPA, INAUGURATO IL 15 LUGLIO (fot . Fornari). IL PALAZZO DELLA' STAMPA ATORINO. (Nostra corrispondenza .) 18 luglio . Tutto s i riesce a fare a ques to mondo - anche comple tare un'Espos izione come ques ta di Torino. Ora l' Espos izione è ·completa - e il complemento glielo ha dato saba to l'inaugurazione del Palazzo della S tampa .:_ un grande e bello edifi cio non des tina to a spari re - un palazzo che r imarrà. · Ancora prima de ll 'inauguraz ione un a fo ll a di invita ti s i aggirava per gli stands, ammi rando, curiosando, comprendendo in piccola parte i seg re ti .di ques t'arte febbrile che muta sempre, sempre si rinnova , con ene rg ie i1 ovell e, lanciando per il mondo idee, ammonimenti di quest'arte vertig inosa, che s imile ad un cinematografo presenta le umane vicende, susci tando la cur iosità, l'interesse, la lacrima, il sorriso. T omaso Villa, vecchio g iornalista di sessanta anni addietro, così riassur1se ne l s uo efficace discorso cosa è , cosa ha · voluto essere il Palazzo della Stampa ali' Espos izione di T orino. " A ll 'ar te de lla stampa i d i cu i prodotti penet rano egua lmen te n ella casa degli umili come in que ll a degli abbienti; che fatta li bro o giorna le o semplice fog lio, è acco lta con affettuosa premu ra ne lla scuo la, come ne l labo ratorio, ne lle case e n elle stesse vie del pi ù piccolo Comu ne, ed a lime nta in tutti i s uoi minuti .r apporti la vita inte llet t ua le, poli t ica, econom ica della Nazione; che diffonde colla più mer av ig liosa r apid ità e ne lle più remo-te p laghe il pensiero che , n asce solita r io n e lla cella de llo stud ioso , andando a d accrescere ogni g iorn o il pat r imo n io i n te llettua le ciel Paese; "A quest'ar te nobilissima che nelle offici ne di produzione associa ad a ltissimi intend in1 enti le varie energie cie l pen satore e dell'ope raio , che edu ca la pubb li ca opinione, manti ne le fed i, incoraggia le benefich e iniziative cd anche nei suoi t raviament i e nelle sue aberrazioni, secondo la stori ca frase del Mi rabea u, ,imbo leggia la lancia di Ach ille ch e piaga e r isa na ; " A quest'arte, infine, che raccolse il g rido di dolor e e della r iscossa con t ro le male signorie e che col suo l ing uaggio eloquen te in vocò le sante r iparazioni ed ebbe i s uoi martiri ed i suoi ci:oi; "A quest'arte noi se n ti mmo i l dovere di e levare u n tempio ed invocare su di essa e s ui suoi cultori l 'o1naggi J della Nazione .i ntera ponenqo alla v ista de l p ub tl ico l ' immen so p1•ogresso a l quale pervenne ed i mirabi li apparecchi d i azion e elci q u a l i si è arricchita. "Abb iamo ,·ol uto qualche cosa cli pii,, abbiamo voluto cioè che la nostra rasjegna sia viva cd animata e rievocando la r icostruzione storica di un'officina medioeva le prima gloria dei nostri Comuni , abbiamo notato le prime o rme impresse eia. que i sommi maestri che s u pei'a ndo co n g rande affettu le i mperfrzio ni dei mezzi mecca nici rius ,: irono tuttavia ad essere •i gloriosi pioni er i della nostra . ci vi ltà. u H- progresso fu continuo , incessante, d'ogni giorno. Il torchio fu co n molti stenti soverch iato da una prima mac - diina embrionale, e la macchina stessa fu in breve travagl iata dal bisogno di raggiunge re una perfezione ancora indefinita, ma ch e la tra s fo rma o rma i in una specie di creatura "itale che raccog lie n e l moto contemporaneo dei suoi innuineri congegni le energie ill uminate e concorrenti cl i ce n tinaia d i operai . " E come epilogo ciel vasto e genia le lavo ro ci siamo proposti d i mettere sotto gl i occh i de l pubblico l'organismo vivente d i q ue ll ' istit t11o ch e rispecch ia fede lmente la vita nazio n a le in t utta la sua operosi tà, in tutte le sue speranze, nei suoi bisogni , nei se n t ime n ti che la d omi n ano, vogliamo dire: Il Giomale periodico. Un giorna le cittadino, la cui origi ne ri sa le :ai giorni del g rande risveglio naziona le e ne lle cui file mil itarono uomi n i p reclari e battaglieri instancabili a lla difesa delle l ibe re istituzioni, trasporta le s ue tende i n q uest o pa lazzo e con mirabi le esemp io d i sacri ficio apre agli occ hi cie l pubbl ico l'inte ressan te spettaco lo della sua e laborazione. " E l'assessore Pomba , compl e tando il d iscorso di Tomaso Villa aggiunse: " li giornal e nella v ita febbri le dell'oggi nessuno di noi può djspensarsi da llo scorrere avi dame nte ogni gio rn o, nei ritagli di tempo ch e ie occupazion i nostre ci concedono, e in pochi momenti ci informa di tutto quanto.avviene giorno per g ior n o , o ra per o r a s u tutta la facc ia de lla ter ra ! " Q ua le altra in dustr ia od arte c i don~ u n prodotto simi le?,, E il m1111s tro delle pos te e telegrafi , Calissano, _pa rl ~mdo a nome del Governo così s1 espresse : "ForsG per la p1·ima volta - e non in I talia so ltanto - in una gara così so len n e d i lavoro, fu all'arte de lla stampa ed al g.iornale eretto uno speciale e grandioso tempio, come questo, dove . t u te o quasi si racco lgono le espressioni di quella ch e in s ulle · p r ime fu la fede de i pochi, cd è ormai fede u niveraale, la fo rn di,·i n a del - l'uomo pensieroso rapidamente e largamente diflusa; espression i ch e dai ri co rdi dei p r im i, um ili, i ncer ti te ntat ivi per -Ja con fez ione de l fog li o ca r taceo, greggio e sco lorito, per la formazione dei segni e caratte r i, per la loro rego lare composizione, per la impressione prima, per la correzione, p e r là impaginatura e la tirat ura; operazion i t utte dap - p r ima confuse e concentrate in sca rsi mezzi od in poche persone, giungono fino alle meravigliose, superbe e quas i inc redibili creazioni di meccanismi per la improvvisa trasfo r maz ione ci e l• legno in eleganti fog li , pronti a t utte Ie va rietà di colori i piì.! smaglia nti, di macchine indescriv ibili, vcr\iginosamcnte rotanti, quasi insensate e pure precise come un perfetto cronometro, possen ti e indomabil i come una forza pili che sonumana , e p u re doci li e p ron te al cen no di una debo le mano; tutte sudd ivise fra loro per sapiente e mirabile divisione de l lavoro, e ad un tempo coordinate in un colossale, g igantesco accordo di armonie rnmorose, armonie r ispondenti in tu t te le li ng ue de lla terra all e incessanti . invocazioni de ll 'intelligenza, ai fremiti n on interrotti de ll a volontà e della cu r iosità uma na chi eden te , no n pit1 a lu ngh i o brev i in te rvall i, ma in ogni ora, in ogni momento: - Che v'è d i nuovo? "Nell 'a n no sacro a ll e memorie del nost ro Risorgi mento , (' dopo tante celebrazioni . di nom i, cl' isti tu ti, e d i fa t t i, non poteva non mancare questa g lo ri ficaz ione del g iornale ; di . q uesta stampa ch e, prima ancora de ll e proclamate libe rtà, ebbe n elle sue fi le, accanto a i minori ma ug ua lme nte ferve nti i pi ù a lt i, i p i (t degni cooperatori de ll e no stre r iscosse ; cli q ue ll a stampa ch e sempre, e nell e ore d i speranza e i n quelle di dubbio, nei pericoli de lle impaz ienti audacie e in que ll i degli indugi ti mor osi, q ua ndo g li a nimi degli italia ni, un il i ne ll' al ti ss imo fine, e ra no per ò di scordi nei 1netodi e nei mezzi, ma si impone vano le ardite riso - luzioni, sempre vigilò sulle fortun e de lla nostra Ita lia. ,, Finiti i d isco rsi, autorità ed invitati avviavansi all a visita delle galleri e e degli stands di ques ta mos tra originale ed interessantissima , do vuta, principalmente al fermo, tenace propos ito del con te Delfi no Orsi, di rettore dell a Gazzefta del Popolo, che qui ha pianta te - nel cospe tto del pubblico - le sue tende, e di cui è veramente un tri onfo . Ma il Palazzo della Stampa è anche il palazzo - non sol o del g iornale e della Gazzetta del Popolo ma di tutta l'ar t e contemporanea della s tampa; è il palazzo della car ta, il palazzo della ti pografia, il palazzo del libro, e tutti gli aspetti d i ques ta nobil e indus tri a vi sono rappre sentati , e tutte le g randi manifes taz ioni g rafi che ed editor iali d' Italia v i hanno il loro stand e la loro degna rappresentazione. Così, ora, l'Esposizione di Torino è davve ro fatta - i vis ita tori accorr enti da ogni parte d'Italia valgano a renderla co111piuta I G tORlNO50 années triomphal succés: contre -Ie's'-TOUX uséi d~~ Pastilles Marchesini

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