Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

corona ciel Kaiser. Poi, oltrepassato il Ponte monumentale, si naviga allà cheti_chella sotto il gran palazzo della Francia, so tto quello, pieno cli garbo . signorile, dello Stato Belga; sotto le bizzarre fabbrich e, da cui sbocciano delle vistose sfere metalliche, ciel Brasile e cieli'America Latina. Nel placido andare ci scivolano accanto delle barche silenziose col lumino a prua, dei canotti automobili che fuggono borbottando ; e da terra ci giunge, col profumo dei g iardini , qualche ventata cli " Principessa dei dol1ari ,, o di " Inno al sole ,,. Ci si s ta così bene su questa lillipuzzianà nave cl' acqua dolce, che quando, salutate per ultime le acute guglie ciel Padiglione Argentino, si tocca l' es tremo approdo, volentieri si ricorda quel " naviga re est necesse ,, che ora si legge un po' dappertutto, per aggiungervi: " deambulare non est necesse,,. E si tornerebbe a far rotta un'altra volta. Pel grosso pubblico, però, il più bel divertimento clel1e serate elettriche - in cui si può an-che smarrirsi senza parere n ell e vio ttole fuori cli mano, come fan no certe coppie in vena di sentimento; o dedicarsi al1a scoperta delle bellezze incognite che vi passeggiano, com'è piacevole occupazione dei giovinotti - resta quello di sedersi a sentir la musica in uno degli innuLE ESPOSIZIONI DEL 1911 TOR IN O E L' ES PO SI ZIO NE (fot. Pedrin1.) merevoli caffè: Ce_n':è davvero per tutti i gusti: dal Restaurant du Pare, dove si affolla il fior fiore e gli zingari divulgano i più recenti valzer cli Vienna; al caffè arabo, dove si beve il medesimo, versato da certi silenziosi personaggi in turbante, a suono cli grammofono. Dalla birraria bavarese, servita da un nuvolo di kelleri_ne in costum_e, che paion discese da un organino o scapp~te dà una pagina della jugend; alla taverna "A la vieille enseigne ·cJe Saint Georges,, del villaggio medioevale. E lì la gente si passa il gusto di guardare sè stessa: che non è Ùn piacere da poco, quando la _moltitudine ha la varietà e l'animazione cli questa. Tra le belle signore e gli eleganti del mondo torinese, tra gli italiani dell'Arno in su o . cieli' Arno in •g iù l'Esposizione ha richiamato, accanto alle comitive un po' incantate dei provinciali, s'incontrano finalmente anche " li Forastieri ,, ! Quelli che in passato, dalla povera Torino così trascurata negli orari delle ferrovie e nei Baedeker, si tene- . vano prudentemente lontani; o se ci cadevano, · avevan l'aria di essersi sbagli ati cli treno. I francesi, pieni cli garbo e di vivacità, sono la gran maggioranza; cl' inglesi, secchi -e taciturni, se ne trova anche molti; poi si vedono facce olivastri= di sud-americani e . facce rasate, piene d_i boria, cl' americani del nord; qua e là qualche massiccio tedesco, qualche turco in fez, qualéhe orientale vestito non si sa come, venuto non si sa donde. C'è perfino -- o delizia! - cli quegli adorabili tourz·stes, in scarponi e brache corte, colla penna di gallo sul cappelluccio - sassoni, tirolesi, croati? - · che a Roma ed a Venezia si han sempre tra i piedi e sui piedi. Noi cli casa, che del Valentino conosciamo clall' infanzia ogni gruppo cl' alb'eri ed ogni recesso, a vederlo popolato eia questa turba esotica, ci proviamo un po' il malessere cli un buon proprietario che si veda il giardino della sua villetta invaso da una brigata ' di . importuni. E se ravvisiamo, tra un chiosco e un padiglione, malgrado la luce che ne violenta l'intimità, qual- . che ango-lo più caro al nostro cuore, ci vien fatto di rimpiangere - col massimo rispetto pel Comitato cieli' Esposizione - il bel Valentino cli prima, dolce di silenzio e di ombre, dove c'era il "Chalet svizzero ,, delle nostre prime avventure studentesche; dove erravano, tenendosi per mano, le ·coppie di vent'anni e più; dove, sull'oscuro fiume, fi lavano con qualche strillo. di donna le barche dei canottieri .... MARIO SoBRERO. /

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