Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

• In una stanza malinconica tre medici si sprofondano nella gravità di un consulto, e il malato si solleva dal letto per implorare con espressione pietosa: - Lasciatemi morire di morte naturale! Il Musini ha fra l'altro "li bucato nel paradiso terrestre ,, che è di una semplicità commovente: Adamo ed Eva, nudi ma prudentemente voltati, distendono ad asciugare sopra una corda le loro foglie di fico. Non molti, fra gli italiani, sanno mettere insieme dei quadre tti umoristici: quasi sempre si contentano di figurin e isolate, di tipi, di caricature. Non è più facile, ma richiede maggiore sforzo di fantasia. Fra quelli che si cimentano al quadretto c'è anche un disegnatore che ha trovato modo di diventare un " numero ,, di caffè concerto: Van Dock. Le sue composizioni hanno spesso uno spunto spiritoso, ma sono colorite in modo atroce. C'è anche un po' di processo di Viterbo con le figure degli imputati messe in caricatura eia Senio, gaiamente, e c'è una sfilata di disegni e cli pitture di una signora bergamasca - Adriana Bisi-Fabri - ·segnati con simpatica impertinenza, e ci sono molte caricature cli uomini di sport dovute a un simpatico dilettante: il Biscaretti. E ci sono, belle nitide aggraziate, delle eleganti caricature in bianco e nero cli Luciano Ramo: un giovane di talento che sa deformare senza togliere freschezza al disegno. Caricature di artisti di teatro, sono: Titta Ruffo, Stracciari, qualche cantante. . . Ecco i due campi della caricatura italiana: la politica, il teatro. E forse un po' di letteratura. Ma poca. Non amano molto la letteratura, i caricaturisti italiani, e non la odiano abbastanza: la conoscono così poco! C'è qui tutta una sala dedicata al teatro italiano, sezione interpreti: l'ha messa insieme Luigi Rasi che s'è creato da molti anni amoroso archivista di memorie e di disegni teatrali. Per le pareti è tutto un volo di celebrità, o quasi: artisti grandissimi - c'è perfino Ermete Novelli, dico! - artiste illustri per talento, per toelette o per altri pregi di interpretazione, comiconi piacevolissimi e comichette carine stretti in una fraternità artistica che in teatro non è molto facile raggiungere. Si sa: ottimi figlioli, i comici . .. Ma un po' nervosi. E qualche volta sono, fra loro, .come cani . e gatti. Cosa stranissima perchè gatti, in arte, non ce ne sono. In questa bella raccolta c'è un po' di tutto: perfino dell'indiscreto. Sotto a qualche caricatura di attrice il disegnatore ha messo la data: che sconvenienza! Ecco delle belle e strane e fulminee improvvisazioni del povero Ugo VaIeri: un Siche! impalato, uno Zago sornione nella truccatura di "Bepi Canal 111 un Bracci roseo dovunque e sopratutto sul cranio. Ecco le tipiche snodate nervose figure di Sacchetti, piccole meravigli e di disegno e di penetrazione psicologica: un Talli impettito e dignitoso, Benini spaventosamente sfigurato e spaventosamente somigliante, la Duse piangente sotto il salice di un gran V'::lo nero, e le Gramatiche delle due edizioni; ed ecco qualche legnosa caricatura di Majani tirata con quel bru_tto sistema di disegno a hl di ferro e con molte non necessarie leggende .:...: effige ricorrente sopra tutte quella di 1<.asi, che ne espone lievemente compiaciuto cinque o sei - ; ecco un impagabile Ferravilla del Cagnoni: quattro segni e uno sgangherato . effetto burlone. Notevoli in questa sala le caricature disegnate dai comici. Quella dei comici caricaturisti è una simpatica tradizione italiana. Ernestq Rossi diceva che il comico deve saper fare di tutto: anche patire la fame, e scoprire delle pàpere impensate. Ruggeri, Giovannini, Galvani, De Antoni, Mateldi, l'arulli disegnano assai piacevolmente. Filippo Mateldi è veramente geniale: ,Je sue caricature hanno un sapore d1 buon gusto, una bella signorilità. Ruggeri faceva degli acquarelli piacevoli veramente: adesso non fa , che delle interpretazioni francesi. Giovannini ha il segno garbato, gaio, vivace, come la sua arte di attore. Galvani ci tiene a fare il quadretto completo: l'attore si rivela nella cura della messa in scena. Ci sono qui alcuni vecchi schizzi a lapis e acqua del milanese Saletta · che riprodu~ono con agilità deliziosa l'Ermete Novelli dell'ottantasei: non è cam- . biato in nulla, l'attore, neanche nel naso. Un altro milanese, ma di adesso, il Zambelletti, ha se- · gnato con freschissima grazia le nostre attrici cogliendole negli atteggiamenti abituali: la Reiter, Irma Gramatica, RéLE ESPOSIZIONI DEL 1911 255 L'INAUGURAZIONE DELL'ESPOSIZIONE I NTERNAZIONALE DI UMORISMO A RIVOLI ((ot. Argns). jane, Gemma Caimmi, la Borelli. L'irrequietezza della Galli è ottenùta con un tratteggio di linee interrotte: una Galli al salto. In un'altra sala occhieggia da un quadro, dietro al vetro e alle lenti, un Giacomo Grosso brutalmente paonazzo e giocondamente vero. ~l Grosso s'è affrettato a comperarlo, forse nel ttmore che lo comperasse qualche nemico. La caricatura è del torinese Grandi che vitupera con uguale buonumore e con buona arte Leonardo Bistolfi mutandolo in giovine turco, e lo scultore Calandra, sbiadendolo in un biondo birra. Senza nessuna pretesa, io spero, di fare dell'umorismo, Viani di Livorno presenta dei buoni abbozzi pensosi di viandanti affaticati, è lì vicino si rivela in allegria il Miseroc.cbi di E.avenna che è professore all'Accademia di Belle Arti, ed è pieno di spirito: stranezze della vita! Egli si è assassinato senza pietà · dinanzi a un'oca in posa poco pulita, e offre anche uno Stecchetti ciclista barbuto panciuto, con cei"te mutandine lilla di un effetto oltremodo romantico, e uno scapolare sul petto irsuto. Povero Stecchetti, chi l'avrebbe detto? lui, così accanitamente verista! In · mezzo a una valanga di gente che si crede caricaturista perchè sbaglia linee e proporzioni - c'è un Luccio, fra altri, che se appartiene ai pesci dev'essere della famiglia dei pesci-cani - ecco una grande ondata di umorismo vero e grande: Cagnoni. Il delizioso umorista non espone grandi cose: alcune delle sue vecchie mirabili pagine del Guerino illuminate da un'arguzia irresistibile - la folla di San Siro sotto i raggi X, Milano cinese - e qualche pagina dell'Ars et Labor. Pochi dis.egni, ma quale leggerezza di tocco, quança burlona profondità di osservazione! Il Guerino si affaccia anche nelle molte caricature di Aldo Mazza, che dopo avere assunto il posto e la maniera del Cagnoni mette nelle sue pagine una saporosa comicità personale, curata anche nei particolari con godibile grazia: alcune sono dei veri quadretti pieni di significazione . In questo genere di artisti che mancano di rispet to specialmente alle autorità costituite c'è lo Stagliano di Torino, con la differenza che invece d'essere disegnatore egli è uno scultore, e che la sua pagina illustrata è un colossale innumerevole gruppo di figure in gesso grandi più del naturale - semplicemente - tutto il Cons igli o Comunale di Torino. ..::. una cosa originalissima, e le caricature sono modellate con una vivezza e con un buonumore straordinari. I consiglieri comunali fremeranno, fors e, e il pubblico troverà probabilmente che sono preferibili questi di gesso: almeno non parlano. La scultura minuta, l'arte delle macchiette minuscole, ha _qui uno dei suoi cultori più noti: Giris, il caricaturista dei Sovrani, degli aviatori, della vita e dei tipi parigini. Perchè Giris è parigino, adesso, ma italiano sempre. A Roma, di eci anni addietro, si chiamava l'architetto Giri e lavorava anche lui intorno al monumento a Vittorio Emanuele. Poi vinse un paio di con- _corsi di scultura e con quei soldi . scappò a Parigi, e c'è rimasto, prima come illustratore dell'Assiette au beurre, poi come modellatore di macchiette. Le sue sculture minuscole sono, a volte, dei piccoli capolavori cli spirito e di fattura: i suoi Sovrani rivelano in lui una perfetta mancanza di rispetto alle prerogative, ma un talento ironico incontenibile, e i suoi apaches, i . suoi tipi della strada sono osservati e colti con un senso di psicologia che non è soltanto all egro. Questo genere d'arte è colti vato anche in Italia e Luigi Rizzi fra pochi altri presenta delle macchiette, alcune delle quali sono plasmate con buon gusto · e con brio. Un D'Annunzio è naturalmente nudo e sansebastianato - è il me~o che la fantasia possa suggerire - ma è scarrnficato gaiamente. C'è un Giannino Antona-Traversi in camiciotto, somigliantissimo quantunque non dica neppure · una .freddura~ c'è un Marcora a tavola con l'onorevole Montù, un Butti sdraiato e niente simbolico.... E adesso vediamo le sale degli umoristi francesi, degli umoristi inglesi, degli umoristi americani. Siete stanchi? Anche noi. Allora ripasseremo.... Tanto: all'entrata dell'Esposizione nel castello di Rivoli c'è un uffi cio inchiavardato c·he racchiude il "Deposito fiduciario dello spirito "' E lo guarda Sua Eccellenza il ministro Facta in persona, vestito da guardia di finanza. C'è da fidar.si. ·A. FRACCAROLI. (Dal Co,·rie,•e della Sera .) La popolazione di Torino e l'Esposizione. - Benchè le operazioni del censimento eseguito nella notte 10-11 giugno siano tutt'altro che finite, pure al Municipio di Torino si è già cer• cato di calcolare approssimativamente quanti siano gli abitanti della capitale subalpina. Ebbene, pare che la popolazione torinese sarà accertata in una cifra che va dai 4ro ai 4n mila abitanti. La popolazione di Torino sarebbe s tata al 3r dicembre 19ro, secondo i calcoli fatti dal1' Ufficio municipale di anagrafe, di 395 590 abitanti. In meno di sei mesi la popolazione torinese sarebbe quindi aumentata - specialmente in virtù del!' Esposizione - di circa 15 ooo individui. Il Diario delle Esposizioni e delle ~ este. 23 giugno. - Torillo. Inaugurata ali' Esposizione la·Mostra del Brasile. 25 ,, Rollla. Nel Padigli one a Castel Sant'Angelo inau gurato il Congresso Nazionale della donna . 28 ,, Torino. Inaugurato il Congresso Nazionale de ll e Arti Grafiche. 29 ,, - Inaugurato il III Congresso della società professionale fra i dermo-sifilografi italiani . ,, ,, - Ii1augurato ali' Esposizione il Padiglione della Cremazione. 3o ,, - Arri\'ato il giorno innanzi a Torino visita oggi l'Esposiz ione il principe ereditario di T11rchia. I .0 luglio. - Tori110. Partenza dei remiganti della ga ra motonautica Torino-Pavia-Venezia-Roma. 2 ,, Roma. Solenn e arrivo a Roma del principe ereditario di Turchia ricevuto e ospitato dal Re. LI.QUORE STREGA o,TTA c. AL s ER r 1 - BENEVENTO Esposizione Internazionale - Milano 1906 Esposizione Universale - Bruxelles 1910 FUORI CONCORSO /'\E/V\BRO DELLA GIURIA .I

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