Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

DA TORINO A ROMA E.... VICEVERSA. (Nostra corrispondenza.) r Luglio. L'estate è venuta, fina lmente! La caratteristica di quest'anno 1911 è, metereologicamente, il ritardo dell'estate. Il fenomeno ha avuto sulle esposizioni la sua influenza cattiva e la sua influenza buona, ed anche la sua influenza compensatrice, come spiegherò. Cattiva, in principi~, . perchè quando occorreva affrettare 11 compimento dei lavori, il tempaccio - afferma tosi perverso con le nevicate fino all'8 aprile! - li ha ostacolati; poi buona, perchè ha dato a maggio e più ancora a giugno una stag ione primaverile, non precocemente estiva, che ha favorito lo sv iluppo ed il concorso delle esposizioni e l'afOuenza alle feste. • Ora viene, con puntualità metereologica l'estate, la qualè produrrà questo effetto inevitabile, sposterà le correnti dei vis itatori da R orna a Torino. Non che a Roma l'estate non sia tollerabile; vi è, anzi, tollerabilissima. Spira a Roma, eia poco dopo mezzodì, fino alla più tarda notte, quasi sempre, un delizioso vent icello di mare, che non fa sent ire affa tto il caldo; le notti sono sempre fresche e, spesso, freschissime; è più facile doversi munire, la sera, di soprabito eia mezzo tempo a Roma, meglio che a Torino; ma non è possibile mutare una tradizione di secoli, per la quale Roma d'estate si spopola, e le correnti dei forestieri in Italia, deviano dal sud al nord. I primi a scappar via $0110 gli uomini · politici - deputati, senatori, sottosegretari, ministri, diplomatici - che non resistono in Roma al di là della prima quindicina di luglio, e dietro a loro va tutto il resto del mondo che si diverte. In tale periodo cli " stagione morta ,, resta l'elemento Romano, ed io sono uno di quelli che trovano Roma molto più piacevole di grande estate, che non nella stagione delle sue piene. Ouest'anno la Roma dei Romani s i stenderà a t-;'.1tto godere da p iazza d'armi a vigna Cartoni, dall'Esposizione etnografica all'Esposizione artistica ed all'archeologica alle Terme; e verranno introdotte nella viabilità, nella facilitazione delle comunicazioni al maggior buon mercato, nell'unificazione del prezzo d'ingresso alle due esposizioni tante pratiche iniziative, da invogliare i Romani a rimanere nell'urbe, anzicl?è sparpagliarsi, come negli altri anni per "li castelli ,,. Viceversa il movimeuto delle correnti touristiche nazionali ed esotiche da sud a nord aumenterà l'affluenza a Torino, la quale, inoltre, ha il vantaggio - comune a Milano - di essere circondata da centri popolosi e da provincie abitatissime, le quali, specialmente dal sabato al lunedì, riversano nella sempre bella e cara capitale subalpina torrenti di visitatori. L'ultima domenica, per esempio, gl'ingressi all'Esposizione - tutti compresi - ascesero ad 80000 e più; bellissima cifra, preludio ad altre più grosse e giustamente rimuneratrici di tanto fervente lavoro e di co.sì nobile entusiasmo di ideazione e preparazione. Fors'anche in -riguardo all'inevitabile muoversi delle correnti visitatrici internazionali da sud a nord è stata prorogata la chiusura in Firenze dell'Esposizione del Ritratto, che è stata uno dei più sorprendenti e pieni successi di quest'anno. Anche le più rosee previsioni sono sta te superate; anche il pubblico meno preparato alle sensazion i estet iche dell'arte vi ha . trovato godi~ menti insperati ed intensi; molti intenditori ed amatori d'arte non ne hanno avuto a sufficienza di una visita, di due, e vi sono tornati ancora. L'altra settimana il Re - mentre a Roma cominciava il turbinio della discussione parlamentare su quella grossa corbell~ria socialistico-giolittiana che è il monopolio dell'assicurazi9ni vita - il re fuggiva improvvisamente dalla Capitale, andando a ritemprarsi in un grande godimento d'arte reso più sensibile dall'intellettuale comento orale di Ugo Ojetti, sempre elegante, sempre giovine, sebbene; ora, anche commendatore mau- • • I nztano, ... LE ESPOS1Z1ON1 DEL 1911 Un lutto improvviso, la morte della principessa Clotilde, il cui commovente sagrificio coniugale nel 1859 ne ricollega s trettamente il nome alla storia del Risorgimento Nazionale nell'epoca della decisiva liberazione, ha fatto rinviare in Roma la solenne inaugurazione della mostra permanente del Risorgimento nfgli ambulacri interni del grande monumento nazionale a Vittorio Emanuele II. La proroga accrescerà i pregi cli ques·ta esposizione, alla quale, da ogni parte d'Italia arrivano materiali p1:eziosi, accresciuti da importanti acquist i fatti, in questi giorni, dalla Commissione · Reale. Ma anche a Torino, in una caratteristica esposizione storica franco-italiana, rivive in mezzo a preziosi cimelii ed a pregevolissime documentazioni, tutto quel drammatico e in certi momenti, anche tragico periodo che - dal r792 al 1814, - vide unite le sort i delle popolazioni italiane alle sorti delle popolazioni francesi, nel primo periodo repubblicano, poi durante il Consolato e l'Impero. Il primo Bonaparte riappare in tutte le fasi della sua vita tempestosa; un grande quadro storico del Monsiau, trasportato da Versaille.s a Torino, raffigura quella famosa Consulta Cisalpina di Lione, che fu il primo parlamento liberale delle provincie Italiane dalla Sesia, all'Adige al Po e alla Cattolica, che costi tuiron si in Repubblica Italiana, presieduta da Bonaparte, e mutatasi in breve in Regno Italico. C'è molto, troppo da dire sulla dominazione ciel primo Bonaparte in Italia e sul modo com'egli considerò e trattò la nazionalità italiana. Anche i più ostinati romantici napoleonis ti nostri cominciano a distaccarsi da quel loro vecchio antiquato sentimentalismo napoleonico verso un dispotismo militare, spintosi ai più fo lli eccessi, ed il cu i gen io precipitò in una catastrofe che era assai facile prevedere, lasciando l'Italia in preda alla reazione di diciotto an ni prima, e la Francia - come disse il brevemente ministro per la guerra, generale Goiran, al senato Francese giorni sono - più piccola e più isolata di quanto l'aveva trovata allorcbè ne fu nominato generale. Quanto all'Italia, pensò essa a risvegliarsi, e, nel ·momento decisivo, un altro Bonaparte - Napoleone III - venne a fare per noi ciò che il I. avrebbe assai più presto e meglio potuto, dovuto, e non volle. Nell'esposizione ·storica Franco-italiana vi è, a Torino, accanto alla sala maggiore (riferentesi al primo periodo Rivoluzionario-Bonaparte) un'altra sala oblunga, che è precisamente dedicata ai ricordi della fortunata Campagna del · r859. Tutto vi è ampiamente illustrato e documentato - uomini e fatti, di Francia come d'Italia, e appena a due anni di distanza dalle commemorazion i e dalle mostre cinquantenarie tenute a Milano, a Torino, a Genova, a Magenta, a Solferino, questa mostra franco-italiana interessa, commuove ed appassiona. A Torino si è aperto al pubblico ,in questi giorni il grandioso padiglione degli Stati Uniti del Nord-America. La repubblica delle stelle fa un grande sfoirgio di 'materiale scolastico: le scuole di Nova York e le università americane sono presentate con tutti i loro migliori e maggiori elementi, come a dimostrare che il grande incremento di uno s tato la cui formazione supera di poco il secolo, è dovuto al grande interessamento per la pubblica educazione e la cultura generale, alla quale sono stati piegati anche i negri e ·gl'indiani. Hanno fermata la mia speciale attenzione nella sala della Califormia, tre grandi interessantissime plasticografie del Canale di Panama, la cui apertura è fissata per il 1915. Una plasticografia rappresenta il grande serbatoio centrale, a II5 piedi sul livello del mare, destinato all'alimentazione del canale; la · seconda offre in proporzione ridotta un tratto del canale stesso con le sarac_inesche e gli altri particolari di costruzione; la terza mostra tutto il corso del canale, coll'iridicazione dello stato attuale dei lavori. Poi c'è, in bellissime riproduzioni cinematografiche, la visione di tutte le caratteristiche bellezze naturali ed architet toniche dell' America del Nord - cosi da potersi credere o sul Niagara, o nella Florida .... senza essersi mossi dalla fulgida Città Bianca del Parco del Valentino. Ali' apertura del Padiglione Nord-Amer icano, sul Po - ha fatto pi11dant l'apertura dell'Esposizione degl' italiani ali' Estero, anche questa sul Po, ma al Pilonetto, cioè ali' estrema ala destra cieli' Esposizione. L'impressione sintet:ca cli ques tra mostra singolare è che la gente italiana lavora, facendosi onore, in ogni più remoto angolo del mondo. E questo un fenomeno dal quale cleri\'ano benefici immensi, particolari e generali, ed anche mali gravissimi, funesti. Di fronte al famoso mezzo miliardo cli rimesse, con cui l'Itali a equ ilibra alla meglio la sua bilancia comme rciale pencolante verso il passivo, stanno . la lunga se - rie di insidie, cli angherie e di. soprusi a cu i son soggette le falangi emigranti, gli att.entati alla libertà di lavoro e ai risparmi duramente raggranellati, il logori o delle ma , se lavo ratri ci per le condizioni talvolta miserevoli di vita e cli lavoro, lo sfruttamento delle donne e .dei fanciulli. Quanti insegnamenti e quante cons ideraz ioni inspira questa interessante espos izione del Pilonetto !. .. Sul Po in questi g iorni la folla internazionale che raccogliesi in Torino è stata attirata ed accresciuta dal grande Concorso e dal pieno successo delle Regate Internazionali. All'appello della sezione Eridanea del Reale Rowing Club Italiano concorse un pubblico numerosissimo e sceltissimo; le rive del Po erano letteralmente gremite cli folla plaudente, i ponti occupatissimi. Parevano davvero ritornati i tempi antich i, quando il canottaggio, allora quasi unico sport, attirava le migliaia di,persone presso il classico Eridano. La g iornata del 29 giugno fu magnifica per lo splendido sereno, che dava un più lieto risalto al verde chiaro della bella collina, e rifletteva nelle acque coi raggi del sole i più bei colori. Pel lato sportivo fu totale la sconfitta delle socie tà torinesi, per quanto coi loro equipaggi in alcune gare siano riuscite ad opporsi vivamente ed onorabilmente ai forti avversari esteri e nazionali. Torino da alcuni anni nel ca110ttaggio non riesce più ad imporsi coil1e una volta; ed ama di più trionfare in altri campi: automobilismo, ciclismo e podismo. . E mentre il vigore dei rematori trionfava sul Po, nel salone della Camera di Commercio compievano le loro congressistiche fatiche i rappresentanti dell'industria tipografica d'ogni regione italiana. Il Comitato ordinatore riuscì ad attirare molti consoci italiani; e per tre giorni tutta questa brava gente ha discusso con grand e interesse i problemi .più vivi, a cominciare da quello del "disciplinamento della concorrenza,,. Una deliberazione sul "monopolio delle assicurazioni sulla vita,, fu evitata dall'abilità del presidente del Congresso, senatore Luigi Roux arrivato in tempo a rendere ancora un servizio al suo amico Giolitti. Io fui lì per alzarm i a proporre un voto di lode all'uomo cli Dronero per l'elevazione ed il riconoscimento ufficiale dell'analfabet ismo trentennale mercè il suffragio universale, ma me ne astenni per non mettere in eccessivo imbarazzo l'antico direttore della Gazzetta Piemontese. Fu anche iòvocata l' istituzione di un ordine più o meno cavalleresco "al merito per la fedeltà al lavoro . ,, Facciano presto ad istituirlo, prima che la "fedeltà a l lavoro,, con l'inorgoglirsi ciel giolitti smo socialista non diventi del tutto una virtù di altri tempi!. .. GIORINO. È uscito FEDERICO DE ROBERTO È uscito ---------- ---------- La Messa di · Nozze L'Albero della Scienza ROMANZO U n v o I u m e i n • 1 6 , d i 3 3 4 p a g i n e. NOVELLE====== Li re 3, 50. 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