Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

medioevali. Ricordate la " Partita , a scacchi ,, ? Non è difficile evocarla qui dentro ... , E quando i grandi tronchi ardono sugli alari, Io li guardo, Ii gu@rdo; Ii ascolto sospirare Con quei lunghi sospiri, e ·penso alla foresta Dove un giorno levarono fieramente la testa. E, aiutando un po' la fantasia, in• questa penombra della salle basse dei Conti di Challant, tutta istoriata éflle pareti di ingenua pittura del primo Rinascimento, par di udire J olanda: ·venite, Padre, a sciogliere a l fuoco le membra intirizzite! Chiameremo a compagni Cristoforo e Martino.... Ne ho visti dei fo llett i svanir su pe 'I camino! Medio Evo ·un po' fantastico nella forma, non però nel suo contenuto. E forse ebbe un po' di torto il Carducci quando così aspramente rimproverò al Giacosa " questo suo Medioevo ,, ; perchè il grande critico non volle avvertire che il Giacosa non faceva nè intendeva fare opera scientifica, ma soltanto di cogliere poeticamente qualche lato della vita di quei secoli ormai così lontani. da noi non solo nel tempo ma nelle abitudini e nelle conquiste dell'intelligenza. E che il Poeta piemontese sia riuscito a cogliere efficacemente questi spunti di vita, e a farne un'opera d'arte -:-- non importa se vera - ma 'verosimile e in ogni modo sincera ed evidente, lo prova ora questa folla dei visitatori del Castello d'Issogne, i quali irinanzi a questa perfetta rievocazione d'ambiente, rievocano a lor volta i bei versi delle " storie di battaglie e.l'amor di cortesie .... ,, Ma anche "{Jna storia vera,, rievocano questi visitatori: quella di Bianca Maria, la Dame de Challant, decapitata a Milano, e la cui ombra pare aggirarsi nei luoghi che le furono famigliari .... Pare, nelle fantasie vivaci e un po' eccitate, che tutto parli di lei, nel castello dov'ella abitò e dove la sua mano tracciò così sovente graffiti, che ancora si reggono, sulle pareti e sui quadri. Ma Bianca Maria, giovane e avida di feste e d'a,more non poteva reggere in questo triste_maniero sepolto in Val d'Aosta, dove appena per molti mesi dell'anno si vede il sole, e dove altre voci non giungono che l'urlo dei venti che s'ingolfano nella valle, il mormorar delle acque montane, e, spesso nell'inverno, lo LE ESPOSIZONI DEL 1911 .'r, I ..., ,,,, l L P O Z Z O C O L M E L A G R A N O. scrosciar delle valanghe che prec1p1tano dagli aspri gioghi dell'Alpe. E la sua sete di godimenti la fece fuggire a Milano; e la tumultuosa Capitale lombarda e forse la cupa crudeltà dei suoi principi la travolse e la spense. Nè il marito l'amava: intanto si sa ch'egli si sia occupato dell'orrendo 215 fatto della moglie, in quanto, poco dopo l' ecc> dio, ne reclamava tranquillamen te l'eredità.... Non è gaio questo Castello dei Challant: e la ricostruzione ne è così fedelmente suggestiva, che all'uscire dalle tetre muraglie si rivede con gioia l'aureo sole! ARTURO CALZA. U N A N G O L O D E L C O R T I L E.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTUzNDA1OQ==