Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

L E E:s P o s I z I o N I D E L 1 9 1 1 ~. TOR IN O. L' I N,A Ù G U RA Z,1ON-E D E L P A L 1 ZZ O -D E ,LL A MODA. DAVANTI AL P ALAZZO DURANTE LA CERIMONIA INAUGURALE (Fot. G. Ubcrtnlli e F . Mo rsolin - SLicc. A. Ambros io, Tor ino ). Sempre inaugurando !... ( Nostra co,..-isf ondcn zn .) 1 giugno 19 r r. Veramente la più grande delle dimostrazioni, l'inaugurazione delle inaugurazioni l'ha fatta ieri sera l'alfiere della marina frances e, Conneau, arrivando come Andrea Beaumont, da Nizza a Roma in areoplano, in undici ore, poco più, tutti sorpassando, tutti sbalordendo ed entusiasmando.... ma non è di questo che io debbo parlare. A me tocca riassumere le inaugurazioni di questa se ttimana; che, fra Roma e Torino, non sono state poch e, in verità, e mi hanno obbligato ad un vero tour-dejorce fac endomi correre da Roma a Torino e viceversa come un cor- · riere di Gabinetto. Abbiamo avuta il 27 maggio a Roma una grande festa spagnuola - l'inaugurazione del palazzo che lé\ Spagna ha ere tto a Monte di Valle Giulia e che con la sua architettura tutta a trafori e merl etti domina il circos tante paesaggio di Villa Borghese e dell 'Esposizione etnografica a Piazza cl'Armi. L'ideazione del fantastico ed artistico palazzo è del duca di San Pedro, delegato del governo spagnuolo, e del suo connazionale l'ingegnere Peladrò Laredo: essi hanno ideato un palazzo dello s til e de tto plateresco, tra gotico e Rinascimento, riunendovi tutte le più svariate forme d' arte onde va superba la Spagna. L'orgoglio spagnuolo può essere soddisfatto di questa magnifica costruzione, della quale hanno fatto gli onori al Re e alla Regina il duca di San Pedro e l'ambasciatore spagnuolo di Val-de-Terrazo , nel palazzo della $pagna c'è da passare un'intera giornata, in mezzo alle splendide decorazioni storiche ed alle magnificenze artistiche_retrospe ttive e contemporanee. Ma, come succede in queste visite inaugurali, il Re e la Regina non hanno potuto dedicarvi nemmeno un'ora ; ed appena usciti dal palazzo iberico hanno dovuto recarsi, sollecitamente, nella mostra italiana, dove attendevanli i principi Nicola di Grecia per l'inaugurazione dell a sala greca di belle arti. Appe na una sala - ricca però di belle affermazioni arti stiche - - per l'antica madr e dell e arti !. .. * Mentre a Roma aggiungevan si all e molte mostre aperte quelle di Spagna e di Grecia, e l' indomani il Re, prima dì partire per C::atania,~inaugurava il nuovo gran c;ampo di ti ro, a Firenze la R egina Madre compiva la sua toitrnèe fra la mostra del ritratto, la i-nos tra d' arte re trospe ttiva e 1~_ grande esposizione di orticoltura e floricoltura; ed assisteva a Fiesole, nel .teatro roa mano, sotto da piog gia, ad una seconda rappresentazione dell'Edipo R e cli Sofocle. · Quas i contemporaneamente, a • Torino , aprivansi le esposiziòni dell' Uruguaj,, del Sia111 , ed inauguravasi, in fin e, il padiglione della fyloè!a. La mostra dell'Urug1:1ay è, nelle sue · circo: scritte prop çi rzigni , molto interessante. Ella è · col locata ·nel. g\ancle -padiglione cl elFAmeri ca fatina, bianco -ed · elegante, er etto . sulla riva· destra del· Po : · · · , Pure su questa ri va _sorge il Padiglione del Siam, vivacissimo nei suoi vari colori, originalissimo per la sua a~chite ttura, così da , distinguers i ne ttamente da t{1tti gli altri palazzi stranieri. Il . padiglione del Siam, ha fo rma cli . croce, ed occupa un'area di cirça trecent'o metri . qua - drati. Ques ta singolare esposizione siamese fa fede in modo molto significante de i grandi progressi civili fatti da quel lontano r egno, · il cui sovrano·, recentemente 'defùnto; fu , tre· anni sono, in Italia, per _la q~1ale aveva . grandi · simpati e, condivise dal suq_ fi glio e successore. Commissario del Siam a Torino è il colonnello Gerini - originariamente toscano - che ha passati utilmente lunghi anni nel Siam, e che inaugurando il padiglione parlò molto bene delle incessanti r elazioni del Siam con la civiltà europea e più specialmente con l'Italia. Quanto al Gerini, a Torino, c'è, segretario una vecchia simpatica cqnGscenza, il giornalis ta bolognese, e nomade instancabile, il buon Vigna dal Ferro. Ma la maggiore inaugurazione è stata quella del 28, giornata consacrata all' apertura del pala zzo della Moda. Nessuno meglio di una gran dama - la principessa Lae titi a - poteva presiedere a ques ta festa inaugurale, trattandosi di un padiglione interamente dedi cato all 'eleganza, al lusso, alla bellezza. Non bisogna creder e che il pal azzo dell a moda s ia esclusivamente dedicato alle eleganze ed all e originali e bizzarre creazioni cl el1 e sarte e dell e modis te : tutt'altro: la parola Moda va presa nel suo maggiore si gnificato, e, a volere essere precisi, qui s i dovrebbe parlare di palazzo della moda attraverso i secoli, o meglio dell'arte a ttraverso i secoli applicata alla moda. In fatto il palazzo, che è una bellissima costruzione in stile seicent esco - lo stile, checchè se ne di ca, del fas to e del buon gLis to - comprende, dal ves tibolo alla s tanze tta per bambini, - tutta una sequela di starize, sale e saloni dove l'art e e la squisitezza ci el gus to s'incontrano, anzi si accoppi ano in cessantemente, con tale profus ione di cose bell e, da dare l'impress ione che si tra tti, non di un palazzo provv isorio, da espos izione, ma di un nucleo paz ie ntemente messo insieme, nella r ealtà dell a vita quotidiana, da generazioni di gentiluomini e ge ntildonne piemontes i, preoccupati di conservare ai posteri tutte le cose più deli ziose dei loro tempi. Prima cli tutto c'è un ves tibolo in s tile del seicento, tutto in legno intagliato riccamente e con le pare ti coperte da magnifi ci arazzi . Segue un salottino da tè in g raziosissimo s tile barocco piemontese, in mezzo al quale campeggia un superbo servi zio da tè in argento. Viene poi una sontuosa sala da pranzo con una gr andiosa tavola arti s tica, sorre tta da quattro fi gure ing inocchiate. Là accanto è un delica tiss imo boudoir Lui g i XVI per signora; poi una pomposa s tanza da letto Luigi XV ; una severa bibli oteca in s til e Luigi XVI, un buffet Rinascimento, nel quale s i ammirano ricchissime argenterie ; ·un grandi oso salone da ballo in stile Lui gi XVI ornato cli belliss imi bronzi e copiosamente illumina to da grandi lampadari in cri s tallo ; un altro boudoir in s tile _se ttecentesco pi emontese; una deli ziosa camera da letto Luigi XVI per sjgnorina, ed in fin e una cive ttuola, ridente camera da bambini .. Stampato su carta delle CARTIERE BERNARDINO NODARI in Lugo di Vicenza.

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