Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

-,,. cinquant'anni or s ono, miracolosamente, oggi afferma il suo graride destino tra le genti. . Noi siamo gius tamente orgogliosi del progresso civile · e industriale di questa Italia del Nord, del vertiginoso e opimo ampliame_nto . di questa nostra laboriosa . Milano, che gitta ogni dì più lontane e possenti le su.e energiche pro_- paggini sul pingue lombardo piano, ma dovremmo esserlo ancor più di questa terza Roma, che nulla ha ora eia invidiare,alle più famose metropoli e in cui può sentirsi cittadino ogni superbo abitatore cli Parigi e cli Londra. Milano non .deve riposare sopra i suoi sforzi e le sue conquiste, non deve cessare dal suo diuturno impulso , di crescita .e di ingrandimento·e so_vratutto deve rivolgere altresì la sua immensa attività anche ad alte mete ~li estetica ediliz~a, anche a quello :che J?U~ ~ss_ere 11 lusso della città, come 1 monumenti, . r g1a_rclini, i parchi, le· fontane, se non .vuole lasciarsi sopravanzare eia Roma, ed essere r elegata al posto secondario di citta di provincia. Homa cammina terribilmente pre~to. E quanti la visiteranno ora durante l'Esposizione ne saranno persuas i. Anche per questa Esposizione Roma non ha rifatto ciò che già :altrove era stato _compitito, ha seguito il suo ge_nio unificatore e org~nizzatore, ha fatto opera originai~. Essa ha posto la sua · impronta caratteris_tica anche _in questa momentanea improvvisazio·ne di eclifici ·e cli mostrè, tal,ch è · si presenta · con .forme · e caratteri cli stabilita e cli serenità. · . - . Io non ho .avuto il .tempo che cli vedere, e in LE ESPOSIZIONI DEL 1911 181 NURAGHE 1Sa1:d_egna), :si inton c:1 perfettamente con g li edific i: e . il"paese ,circostar.itè. Ed ;è ,strano che mentre è èompos ta cli :tanti ·edifici, monumenti e ·costruzioni -differ enti; formi tin insieme pienamente, armonioso e -che ·armoniosamente . si fonda: con tutt'e .ciò _con cui . confina. Il territorio e il :circuito dell'Espo- ,&izionè :non ,dànno ·luogo .a •una , 'zona spe·ciale, artificialmente apprestata e dis taccata dalla .città, · normale, ma al ··contrario continuano .. la città e sembrano un quartiere della città istessa. ·E si hoti ;bène : ch·e non si fratta . soltanto ciel maestoso palazzo delle fes te ·o dell'insigne colonnato e porticato da cui si schiude il Foro delle r egioni e che per la sua monumentalità classica si addice convenientemente allo stile di Roma, ma anche dei vari padiglioni regionali e ancor più dei brani di paesi e di villaggi, delle case, dei vicoli, dei castellucci, degli angiporti trapiantati da ogni parte d'Italia con ri gorosa esat- • tezza e fedeltà su questa spianata. E sono appunto queste minuscole e deliziose frazioni cli Napoli, cli Venezia, della Sardegna, della Lombardia, sono appunto le case tipichè di Fiesole, di Faenza, di Viterbo, di San Gimignano che quivi sembrano nella lor propria sede e non istridono affatto con i caseggiati dell'Urbe. Ecco una inaspettata prova dell' universalità di Roma. R oma uni'versa, patria delle patrie. CASE DI FoRDONGIANUS (Sardegna). Io non so r idire il senso di meraviglia provato quando finalmente mi son r eso conto che quel grazioso angolo di Santa Lucia, con le sue alte case dalle fin es tre strette, ingombre di vasi di furi a, il F oro dell e regioni, la sintes t monumentale, artistica, popolare dell' Italia, e la sensazione più forte e precisa che ne ho avuto è stata ro- . mana, è stata cioè quella cli -trovarmi dinanzi a una creazione definitiva, a qualcosa di cos truito per r estare, a qu;:tlcosa che è naturale che sia così, che par quasi che abbia le sue radici nella nostra terra e che . ci debba essere e che s ia spontaneamente sorto. . Ogni Esposizione per quanto bella, per quanto . ricca e grandiosa, porta in sè l' impronta della sua natura provvisoria. Si capisce subito che . quelle sterminate gallerie, quelle torri, quelle pagode, quelle guglie appariscenti bizzarre, per quanto edificate con abile maes tria, sono come una specie cli scenario teatrale, di accampamento transitorio. La loro stessa struttura vistosa, quanto più risponde allo scopo per cui deve . servire, tanto più è anacronistica con tutto ciò che la circonda e costituisce un che di anormale dì eterogeneo nell' ambiente in cui sorge. L'Esposizione di Roma, almeno qu ella parte che si comprende sotto il nome cli Foro delle reg i·oni·, non è niente cli tutto ques to. Chi la vede per la prima volta ha l'idea che vi s ia sempre stata e che vi debba restare. Essa COSTRUZIONI CARATTERISTICHE DELLE PUGLIE (Trulli). (fot. Patto ni ).

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