I \, I ti i I L E ESPOSIZ[ONI DEL 1 91 1 ORINO. N6&~5RE 191 ESPOSIZIONE INTERNAZIONAL GRANDI FESTE RIDVZ-IONI · ECCEZIONALI 01 VIAGGI IL NUOVO MANIFESTO P ER L'ESPOSIZIONE DI TORINO disegnato da A ldo Mazza e ri p rodòtto da lla ti pografi a del dottor Chappuis di Bologna, ( ( Se io .fossi R e/. .. ,, TORINO - ROMA - .FIRENZE. (No stra cor r isj,ondenza.) II maggio . Che cosa io fare i se fo ssi R e non lo dirò qui subito; ma pèr far comprendere che cosa farei io, se fossi R e, direi che cosa ha fatt o il Re in ques ti primi dieci g iorni cli maggio. R e Vittorio con la r egina Elena era a Torino fino dal 29 aprile : i due ultimi gi0rni di aprile furono, nell a capitale, per i Sovrani due giorni di incessante fati ca. Il r.0 maggio, mentre le masse ope raie se ne correvano liberamente alla campagna, il Re cominciava, alle 8 del mattino, col r ecarsi a vi sitare il nuovo palazzo della Scuola di guerra ~eretto in corso Vinzaglio; poi andav a all'Esposizione a visitarvi la Mostra Eritrea, che è appena sistemata, e vi passava in ri vis ta la bella e caratteris tica compagnia di soldati indigeni eritrei (àscart) comandata dal tenente P esenti. DallaMos tra Eritrea passava alla Mos tra cl egl' italiani all' estero, parlando con molte e diverse persone ; poi alla Mostéa della Socie tà Geografica Italiana, anche qui intrattenendos i con gli uni e con gli a ltri; poi entrava nella Galleria del Minis tero per la Guerra, guidato dal tenènte generale Porro a visitare minutamente tutte le singole stazioni, tutti i dive rsi stauds, soffermandosi specialmente a visitare l'ospedale ·da campo e l'ambulanza · medica della Croce R ossa itali ana, che ha ivi allineati tutti i suoi mannequins di cera raffi guranti ufficiali, infermieri ed anche... . feriti!. .. Poi il Re ha dovuto entrare nelle ampie galle rie della Most ra ferroviaria, tutt' altro che completa, soffermandosi a visitarvi la Mos tra ferro• • viaria italiana. Da ultimo è entrato nella Galleria della Marina, tutto a ttentamente ossenanclo ; poi alle II e un quarto è salito in automobile e se ne è ritornato a palazzo. Quivi ha dovuto accordare varie udienze ; dopo le quali ha potuto prendere anch'egli quel pasto semplice e consue tud inario che si chiama " colazione ,, - poi ha dovuto esaminare varie propos te di onorificenze da dis tribuire nella gior- -nata; e per le 15 ha dovuto trovarsi pronto con l': R egina per intraprendere una nuova spedi- · z10ne. In fatto alle 15.15 i sovrani, circondati dai pittores chi magnati ungheresi, da diplomatici e da ministri e rano all'Esposizione, ad inaugurarvi il padiglione ungher ese - molto bello - e ad udirvi un discorso in fran cese. Nella sala della magnifica città di Buda-Pes t eranvi due albuins dei visitatori da fi rmare, e R e e Regina l' hanno fi rmato; e nell a sez ione agricola i sovrani hanno dovuto bevère una coppa di vino di Tokai, offerta secondo il tradizionale costume mag iaro. Vuota to il calice fi no all'ultima goccia, i sovrani hanno potuto salire per pochi minuti nel loro automobile per scenderne subito davanti al me raviglios o padiglione della Città di Pari gi , dove, appena scesi sono s tati letificati da tre brevi ma caldi, si proprio caldi, di scors i augurali, a cui il R e ha dovuto rispondere ringraziando; poi si sono a vviati ad esaminare tutta la Mostra francese, mentre una musica nascosta perseguitava i sovrani col suono della marcia reale. Passata la Francia, ecco la volta della Germa-· nia, - subito al di là del Ponte Monumentale, che i ·s ovràni hanno a ttraversato a pi edi. Anche nel severo e grandioso Padiglione della Germania due discorsi. Poi accontenta ta la Germania, inauguraz ione solenne deJla Reg ia Marina J taliana, ascoltando le spiegazioni cli un gruppo cli nostri uffi ciali del Genio Navale. Erano quasi le 181 quando il R e Vittori o e la R egina Elena rientravano a palazzo r eale ; attesiv i da personaggi che avevano ancora qualche cosa da dire. Eppure dovevano abbisognare di un poco di riposo, di quiete. E il pranzo di fa. miglia ?... E dopo il pranzo ."di famiglia, la toz'lette per il ballo. Si curo, perchè vi era gran ballo al Circolo degli Artisti, ed i Sovrani hanno dovuto inter venirvi in · form a solenn e, arri vandovi alle 22 precise, uscendone alle 23.10, e .recandosi direttamente alla s tazione di Porta Nuova, dove li attendeva il treno r eale, che dopo dieci minuti fi lava per Roma. Per tutto riposo, una notte in treno - per qua rito treno speciale e reale !. .. Viaggiare in treno r eale deve essere un viagg iare ideale, ma è sempre viaggiare, ed il suo tempo ci vuole. Il treno r~ale arrivava a Roma alle 15.30 del 3 : l' arrivo fu in forma ·privatissima - cioè alfa stazione non c' e ra tutto il mondo uffici ale, ma un certo gruppo. di perso• naggi, _c.oi quali .i Sovrani hanno dovuto _intrattener si, non mancava. E i giornalis ti notarono che la R egina pareva un poco stanca per il viaggio. Ma le fati che non .sono finit e. Il 41 nella mattina il R e -- soltanto il R e questa volta ~ ha dovuto r ecars i in Campidoglio, sul Sacro Monte, -nella . cento volte veduta-sala degli Orazi e Curiazi ad inaugurarvi il Congresso internazionale della Stampa, e ad ascoltarvi tre discorsi solenni - di Luigi Luzzatti, di Guglielmo Singer, dire ttore d el W i'ener Tag blatt e presidente · dell'ufficio internazionale della Stampa, e del sindaco Ernesto Nath an. Dopo i discorsi, congratulazioni e stre tte cli mano reali. _ . Il giorno 5 non vi fu a Roma nessuna cerimonia pubblica, ma non s i creda che il Re e la R egina, anche nel limite della loro v ita consueta, n_on . abbiano avute varie e molteplici occupaz10111. Il ·6 di buon mattino la R egina Elena ha accompagnat.e le principessine Jolanda e Mafalda ed il principino Umberto a Valle Giulia a visitarvi per quasi due ore le mostre artistiche giapponese e cinese. Poche ore dopo la Regina Elena ha dovuto intervenire col R e a Castel Sant'Angelo all' inaugurazione cli una esposizione originalissima de tta della " Vita degli s tranieri a Roma,, . La città eterna è sempre stata, nei secoli, la città predile tta dagli s tranieri, e in questa mostra è raccolto tutto quanto può illustrare il soggiorno in Roma degli s tranieri illu , stri, dal cardinale cli Poli gnac a Napoleone I.... che non fu mai a Roma!. .. I Sovrani hanno passato in ques ta mostra curiosissima un paio d' ore. Poi nel pomeriggio hanno avuto il loro da fare a Palazzo, essendovi nei bellissimi giardini clél Quirinale la g arden p arty offerta da loro a 4800 invitati per onorare i congressisti della Stampa. Dopo quattro ore di ricevimenti, di conve1_.- sazioni mutevolissime, cli frastuono si ha il diritto di essere s tanchi; ma ques to non è un diritto da sovrani. In fatto, dopo mezzanotte il R e e la R egina hanno dovuto recars i in s taz ione e partire, nel loro treno per Firenze, dove sono LIQUORE STREGA DITTA G~ ALBE RTI - BENEVENTO Esposizione Internazionale - l\lilano 1906 Esposizione Universale - Bruxelles 1910 F.UORI CONCORSO fl\Efl\BRO DELLA GIURIA
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