Le Esposizioni del 1911. Roma, Torino, Firenze (Treves)

r38 L E E S P O S I Z I O N l D E L ,l 9 r 1 L A SCENA DEL " DoN PASQUALE 11 (a tto IV) . (Cesa re Fer r i, scenografo. ) L A /\'\U S ICA A RO/\'\A NEL 1911. Abbiamo dunque a Roma, in quest'anno, anche un'Esposizione musicale in azion e. Veramente, in azione, fra le Mos tre romane çe n 'è anche un'altra: quella R egionale di Piazza d'Armi, in cui i singoli edifici, caratte ristici dell e varie r egioni d'Italia (il cana le e lo squero di Venezia, il pezzetto di Santa Lucia a Napoli, la latteria valdostana, la casa colonica siciliana, ecc.) saranno· tutti animati da persone dei si~goli luoghi, che vestiranno quei' cos tumi, che faranno quei loro speciali lavori, che parleranno quei' dialetti. Un folk-la re cinematografico.... ma vivo - se fosse lecito di esprimersi così. Ebbene anche l'Espos izione musicale non sarà , qnesta volta, una cosa morta, una sala d' archivio in cui sono raccolti degli spartiti che nessuno legge, nemmeno quelli che saprebbero farlo: il pubblico savio, fr ettoloso, ogni giorno rinnovantesi, delle grandi Esposizioni, ha altro da fare che leggere o sfogliare gli spartiti dei grandi maestri! Roma vuol presentare invece nel 191 r ai suoi ospiti le opere teatrali dei nostri maggiori compositori, le opere s infoniche dei più celebri musicisti del mondo nella vz·va forma di esecuz ioni teatrali; e compl~tarle con l'offrir successivamente l'audizione delle massime e più tipiche organizzazioni orchestrali e corali delle varie na• zioni , come l'orchestra Samoureux , quella dei filarmonici di Vienna, la Liedertafel di Basilea, la Gewandhaus di Lipsia, il coro del Santo Sinodo di Pie troburgo. E ci saranno rappresentazioni della " Compagnia dei balli russi,, del teatro imperiale di Pietroburgo e r ecite dell' "Opéra Comique ,, di Par igi, che verrà a Roma con tutti . i suoi artisti ' e i suoi allestimenti. ln verità difficilmente un cultore o un amatore di mus ica troverà, non solo in Italia ma all ' es tero, una più favs:,revol e occasione musicale di studio e di diletto insieme! l' " Espos izione musicale ,, di Roma, perchè è una cosa· viva, · in azione, a tutti accessibile, eminentemente popolare : e certo fa parte di essa che desterà una curiosita intensa, sarà " lo svolgimento storico ,, del melodramma. Poichè tutto il ciclo melodrammatico italiano - di questa nobile e pui·iss ima manifes tazione del nos tro genio naz ionale - si svolgerà a_Roma in ques to anno, a partire dalle sue prime incerte e r emo te origini. E si cominciò dagli lntennedz': al Teatro Argentina, come intermezzo alla "Cortigiana ,, di Pietro Aretino (uno dei " numeri ,, del ciclo delle rappreseFitazioni drammatiche d' ogni tempo), verranno eseguiti quelli scritti da Luca Marenzio, da Cris toforo Malvezz i, da Emilio del Cavali ere, da Jacopo Peri, da Giovanni de' Bardi per le . commedie recitate a Firenze nel 1589 per le nozze di F erdinando de' Medici con Cri s tina di Lorena; e come intermezzi ali'" Aminta,, del Tasso, quelli formanti l' "Orfeo dolente,, di Domenico Belli s ul testo poetico del Chiabrera. All'Accademia di Santa Cecilia udiremo le vecchie " Commedie madrigalesche : ,, " Il cicalamento delle donne al mercato ,, di Alessandro Striggio e "L'Antiparnaso,, di Orazio Vecchi; e poi ass ister emo ai primi albori del melodramma con alcuni frammenti di "laudi ~pirituali voigari ,, con la " Rappresentazione d' anima e corpo ,, di Emilio del Cavaliere, con l' "Euridice del Peri, con la " Liberazione di Ruggero dat l'isola di Alcina ,, del Caccini, con la " Catena d'Adone ,, del Mazzocchi , con la " Flora ,, di Marco da Pagliano. E udremo saggi dell' antica opera napoletana, tratti dalle opere del Proven- _zale , di Leonardo Leo, di Alessandro Scarlatti, ecc. · E veramente memoranda, anche per il luogo sugges tivamente magnifico in cui ·si darà, sarà l' esecuzione dei famo s i "melodrammi barberiniani ,, nel g rande Salone di Palazzo Barberini; e sentiremo questa ignorata mus ica, s critta intorno alla metà del seicento: il " Sant'Alessio ,, del Landi, l' " Erminia sul Giordano ,, del Rossi, il " Chi soffre speri ,, del Mazzocchi, la " Fi era di Pales trina ,, del Vittori, ed altri. All'Argentina; il maestro T ebaldini concerterà e dirigerà un saggio dell' " opera veneta ,, : "L'incoronazione di Poppea ,,, del Monteverdi e il "Gi asone ,, del Cavalli: al Quirino avremo una s eri e di rappresentazioni , rappresenta te cantate e decorate con intenti di arte pura, delle nostre migliori opere giocose e s emiserie: quelle per le quali il teatro era ai nostri nonni onesta letizia e sano dive rtimento, ri s toratore de!l e fatiche del giorno. Noi, s ia detto tra parentes i, abbiamo fatto del tea tro un'altra cosa, non so se migliore o pegg iore - ma certamente un'altra cosa. E si rappresenteranno " Il matrimonio segr eto ,, di Cimarosa, "Il Socrate immaginario,, del Pais iello, " L e Precauzioni,, del Petrella (che gioiello, questa!), " La Molinarella ;, del Piccinni, " L' impres ario in angustie ,, del Cimarosa , " la Livi etta e Tracollo ,, del Pergol esi. E finalmente nella g rande s tag ione lirica del Costanzi, che comprende due cicli di · spettacoli, l'uno diretto da Luigi Mancinelli e l'altro da Arturo Toscanini. Ed ecco oper e dei nos tri sommi musici s ti, scelte tra quelle che non solo, per v arie ragioni, raramente possono ess ere rappresentate (e più raramente ancora lo sono con ·criteri d'arte), ma che giovano a dare della produzione dei singoli maestri - dal " Guglielmo T eli ,, e dal " Barbiere ,, al " Don Pa- _squale ,, e .al "Don S ebastiano ,,, dal "Macbeth,, e dalla " Sonnambula ,, al " Pa.olo e Francesca ,, alla " Fanciull a del W est ,, e al " San Sebastiano ,, di D'Annunzio mu sicato dal Debussy, un'impressione anche s torica, precisa ed efficace, per ricèhezza d'all estimento s cenico e per il valore degli artis ti. Non capita spesso infatti - nè iri Italia nè in Europa - di udire in una sola stagione d' opera (cito , s'intende, a caso o, forse, secondo le mie pers onali r e fer enze) artisti come la Kruceniski, la Darclée, la Fabbri, la Russ, la Storchio, o . come Battistini e De Luca, e Bonci e Kaschmann e Caruso ! · Torniamo dunque alle ormai antiche grandi tradizioni italiane della buona mus ica bene eseguita? Si, torniamo - ma per tornarci ci voleva il. Cinquantenario.... , ARTURO C ALZA. Poichè l' evoluzione della musicà è ora una questione, come diéono, palpitante d'attualità. Per entro le variè forme e manifestazioni musicali si va cacciando il bi'stouri del dissettore anatomico; e chi vi scopre "l'omogenità indefinita ,, delle forme, chi la loro succes siva " eterogeneità definita, chi l'integrazione della materia ,, che diventa centro di trasformazioni crescenti. Ma in verità tutta ques'ta difficile terminologia spenceriana serv½ poco a spiegare i procedimenti mis terio s i dell' anima musicale, sia individuale che colle ttiva, la quale trova ugualmente la sua naturale mani fes tazione tanto nelle primitive nenie fun ebri dei s elvaggi dell'Afric<1;, quanto nella Nona Sinfonia di B eethoven. E l'apparizione e la disparizione di date forme , e le loro successive evoluzioni, sono " i passaggi,, che è interessante, curioso e istruttivo di studiare : ma non nel freddo ambi ente delle biblioteche ·e p er entro le mute pag ine dei libri, ma innanzi alla viva esecuz ione dell e manifes tazioni musicali, la sola prova in cui esse diventano veraipente perfette · e comprens ibili. E per ques to che è ve ramente importante L A SCENA DEL " GUGLIELMO T ELL ,, . (a tto lll). (G. D. Cos tantin i, scenografo. )

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